Composizioni – 4. Premiazione al Concorso Vittorio Carrara

Il 10 settembre 1968, quando ancora abita in Corso Fogazzaro, di fronte alla chiesa dei Carmini a Vicenza, il maestro Tacchetti riceve il seguente comunicato dalla Casa Musicale Carrara:

“Egregio Maestro,

giovedì 5 c. m., presso la sede del Pontificio Istituto Ambrosiano di Musica Sacra in Milano (viale Gorizia 5), si è riunita la Giuria del Primo Concorso “Vittorio Carrara” di musiche per organo ed armonio, composta dei Maestri Luigi Picchi, Sandro Dalla Libera e Ireneo Fuser.

Abbiamo il piacere di comunicarLe che detta Giuria ha accettato per la pubblicazione il Suo pezzo contrassegnato col motto:

Oremus et adoremus – 1 (Elegia)

Mentre ci congratuliamo per la meritata affermazione, distintamente La ossequiamo,

(seguono le firme dei dirigenti della Casa Musicale Carrara, ndr)”

Ed ecco la lettera originale:

Lettera della Casa Musicale Carrara attestante la premiazione dell'”Elegia” per organo composta dal maestro Tacchetti

La Casa Musicale Carrara è una casa editrice con sede a Bergamo e tuttora in attività, specializzata nella produzione di musica sacra e liturgica.

La premiazione è relativa al primo concorso in assoluto indetto dalla stessa casa editrice, e riguarda il primo dei tre pezzi per “organo o armonio” (come riportato sul manoscritto originale del maestro Tacchetti) composti con titolo “Oremus et adoremus”. I pezzi sono: 1) Elegia; 2) Offertorio; 3) Preludio.

Frontespizio originale dell’opera “Oremus te Adoremus”. E’ evidenziata l’Elegia, oggetto del premio.
Prime battute del manoscritto originale dell’Elegia

La composizione risale in realtà al 1961 (nel manoscritto originale è riportato “Vicenza 21 settembre 1961”, con la firma dell’autore), e dello stesso pezzo Tacchetti effettua una trascrizione per “voce e organo (o pianoforte)”, di cui si riportano di seguito le prime battute:

 

Presso il sito delle Edizioni Carrara, è tuttora disponibile una Antologia per organo di autori classici e contemporanei comprendente l’Elegia di Tacchetti premiata nel 1968.

 

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