Ringraziamenti

Si desidera ringraziare gli ex allievi e colleghi del maestro Tacchetti che con i loro interventi e testimonianze hanno permesso di integrare e completare alcune parti di questo sito.

Si ringraziano in particolare:

il maestro Alessandro Padoan (autore di numerosi interventi, nonché dell’articolo relativo alla Banda del Patronato Leone XIII, già banda cittadina);
la prof.ssa Linda Magaraggia,
il maestro Giuliano Fracasso,
il maestro Mario Lanaro,
il maestro Carmine Carrisi,
il maestro Gastone Zotto
il maestro Bepi De Marzi.

Si ringrazia inoltre il giornalista Alessandro Mognon, autore dell’articolo/intervista su Tacchetti pubblicato nel Giornale di Vicenza e in parte ripreso nella home page di questo sito, nonché la prof.ssa Chiara Faresin che nell’ormai lontanto 2012 ha fortemente voluto l’incontro commemorativo dal titolo “Il Maestro Tacchetti e la musica a Vicenza”, organizzato per l’Associazione SPERI, durante il quale è emersa buona parte delle testimonianze riprese in alcune sezioni di questo sito.

Tutti gli articoli sono aperti a commenti e testimonianze, si ringraziano quindi in anticipo tutto coloro che vorranno intervenire inserendo un loro ricordo, o semplicemente un episodio o un aneddoto, sul maestro Tacchetti.

80° Compleanno a Palazzo Trissino

Il 28 gennaio del 2002, in occasione dell’ottantesimo compleanno di Tacchetti (festeggiato poco più di un mese prima, il 24 dicembre del 2001), l’allora sindaco Enrico Hullweck e il Comune di Vicenza organizzano un evento presso la Sala degli Stucchi di Palazzo Trissino, sede del Comune.

La lettera di invito riporta:

“Vicenza, 18 gennaio 2002

L’Amministrazione Comunale intende dare particolare risalto all’80° compleanno del M° Natalino Tacchetti per il servizio reso alla città di Vicenza nelle arti della musica e dell’insegnamento.

Mi è dunque particolarmente gradito invitarVi all’incontro che avrà luogo lunedì 28 gennaio alle h. 17 nella Sala degli Stucchi di Palazzo Trissino in Corso Palladio, 98.

Confidando non vorrete mancare a questa occasione per festeggiare il nostro meritevole concittadino, in attesa d’incontrarVi invio i miei più cordiali saluti,

Enrico Hullweck”

Di seguito si riportano alcune foto di quella giornata (purtroppo di qualità non ottimale, trattandosi di fotogrammi estratti dal video girato da un’emittente locale per la pagina della cultura nei notiziari).

Tacchetti è ricevuto dal sindaco di Vicenza Enrico Hullweck in occasione dell’evento organizzato in Sala degli Stucchi, a Palazzo Trissino,  per il suo ottantesimo compleanno

 

Tacchetti riceve dal sindaco la targa che così riporta:”IL SINDACO DI VICENZA Enrico Hullweck al Maestro Natalino Tacchetti nel suo 80° compleanno”

 

Tacchetti riceve i fiori al termine della cerimonia

 

Tacchetti al pianoforte durante la cerimonia

 

La torta di compleanno offerta dal Comune, con la riproduzione di un pianoforte e della scena del Teatro Olimpico di Vicenza

Nei giorni seguenti il Giornale di Vicenza e il Gazzettino danno risalto all’evento con 2 articoli. Il Giornale di Vicenza riporta:

“Il sindaco ha festeggiato il compleanno di uno dei compositori più amati della città. In suo onore una torta col disegno di un pianoforte.

Il maestro Tacchetti spegne 80 candeline a Palazzo

«Un piccolo riconoscimento per la bravura di una persona che abbiamo sempre nel cuore»

Una torta con il disegno di un pianoforte, tanti amici, allievi, compositori oggi famosi, il sindaco a ricordare questo compleanno, i suoi ottanta anni splendidi, tra musica e spartiti. Così è stato celebrato ufficialmente il compleanno di uno dei Maestri più stimati e amati in città. «A lui un piccolo riconoscimento per la sua bravura – ha esordito il sindaco di Vicenza – per una persona che noi abbiamo sempre nel cuore. Auguri Maestro!» [..]”

L’articolo prosegue poi con alcune brevi note biografiche, già ampiamente riportate nelle diverse sezioni di questo stesso sito.

Articolo apparso sul Giornale di Vicenza in occasione dell’80° compleanno festeggiato a Palazzo Trissino

 

Il secondo articolo invece così esordisce:

“Ieri la Giunta comunale ha voluto celebrare gli 80 anni del cittadino benemerito

Festa per il maestroTacchetti

Una carriera artistica di valore, divisa tra studio, composizione e insegnamento della musica. Questo il riconoscimento che la giunta berica ha conferito ieri a palazzo Trissino al maestro Natalino Tacchetti [..].

Erano le 17 in punto quando il maestro (o il professore come lo ricordano affettuosamente anche i tanti vicentini che alle medie lo hanno avuto come professore di musica) è stato accolto dal sindaco Enrico Hullweck e dall’assessore alla cultura Bagnara.

«Tacchetti è tra quelle persone – ha detto un divertito Hullweck in una atmosfera molto rilassata, dove non sono mancate le battute tra la platea, lo stesso sindaco e il maestro – che ha servito la musica e non se ne è servito.» E’ stato poi Tacchetti (diplomato in trombone, alta composizione, pianoforte ed esperto di paleografia musicale) a ricordare «le soddisfazioni avute a Vicenza soprattutto nell’insegnamento; soddisfazioni testimoniate anche da quei miei allievi che sono diventati musicisti o insegnanti di primo piano.»”

Articolo apparso sul Gazzettino per gli 80 anni di Tacchetti a Palazzo Trissino

L’insegnante e il divulgatore – 2. Riconoscimenti

I concetti espressi dal M° Padoan, dalla prof.ssa Magaraggia e dal M° Lanaro su come Tacchetti interpretasse il ruolo di didatta, ricorrono spesso nelle lettere spedite dagli studenti al proprio maestro. Oggi è difficile pensare che uno studente scriva al proprio insegnante, ma egli riusciva ad instaurare un rapporto tanto confidenziale e umano che a molti allievi veniva naturale usare un mezzo di comunicazione come la lettera per informare il maestro di un esame superato, o per condividere la loro soddisfazione per un successo nello studio. Di seguito un minuscolo e casuale estratto di spezzoni di lettere ricevute in anni diversi da alcuni allievi.

“La soddisfazione che ho avuto negli esami la devo alla solida preparazione che ho ricevuto da lei, unita a quell’entusiasmo nello studio che mi è derivato dalle sue parole. Di questo le riserverò sempre grande riconoscenza. [..] Buon lavoro Maestro! Magda Ronchi” Auronzo di Cadore, 8 luglio 1952

“La gioia della promozione è più grande se so che siete rimasto contento del voto che ho preso. Ho risposto meno di quello che sapevo e se vi mostrassi il compito scritto mi direste che avrei potuto farlo meglio, ma credo che agli esami succeda sempre così. Tutte le volte che mi accorgerò di essere tutt’altro che una ragazza intelligente, e accadrà molto spesso, penserò che voi m’avete detto di esserlo. [..] Il merito maggiore della mia promozione è vostro. Vorrei farvi una visita uno dei sabati di questo mese, se a voi fosse gradito, per ringraziarvi a voce. Abbiate la mia sincera e profonda ammirazione, Silene Dal Bosco” Valdagno, 8 luglio 1947

“Rivolgo a lei un pensiero di riconoscenza per l’amicizia e la stima con la quale mi ha sempre circondato. Con l’augurio che possa avere sempre maggiori soddisfazioni nel campo musicale, la saluto distintamente insieme alla sua gentile signora e famiglia, ricordandole ancora che sarei felice e onorato di averla come ospite in occasione di una sua venuta a Torino. Suo dev.mo e riconoscente allievo, Aria Domenico” Torino, 25 marzo 1958

[Biglietto ricevuto da un gruppo di allieve dopo gli esami, con i rispettivi voti] “Dalle sue allieve di armonia con riconoscenza. Pretto Maddalena 9; Muraro 8,5; Dalla Fusine Giovanna 7; Giacomello Anita 6,5; Brotto Gabriella 6” Vicenza, 25 settembre 1959

[Durante un concorso di canto, n.d.r] “Finora  è andata abbastanza bene, anche se le speranze sono poche essendo i concorrenti quasi quattromila! Se l’esito di questa prova si è protratto bene, questo lo devo a lei e alla sua preparazione. Ossequiandola, il suo devotissimo allievo, Marco Giuliani” Roma, 4 dicembre 1969

“[..] La prego di accettare i nostri più sentiti ringraziamenti per tutto ciò che, con tanta cura, ha fatto affinché la Vilma sia stata in grado di superare così brillantemente gli esami. Famiglia Vignato” Vicenza, 7 ottobre 1962

Per Tacchetti tutti avevano il diritto allo studio della musica: se qualche allievo promettente aveva difficoltà economiche, non ci pensava due volte ad impartirgli lezioni gratuite. “Per questo ci metteremo d’accordo” – diceva -“Mi pagherà quando può. Ci vediamo alla prossima lezione!”. Con il suo tono di voce sempre tonante e colmo di positività.

Per dare un’ulteriore idea di quanto genuino e familiare fosse il rapporto che riusciva ad instaurare con i propri studenti, provo a raccontare un aneddoto. Il giorno della vigilia di Natale era il compleanno di Tacchetti, sicché con tutta la famiglia ci si ritrovava a casa dei miei nonni per festeggiare il compleanno, oltre che il Natale in arrivo. Poco prima della mezzanotte iniziava a squillare il telefono: era qualcuno dei suoi allievi che chiamava per salutarlo e porgergli gli auguri, e appena riattaccava arrivava subito una seconda telefonata, e poi una terza e così via al punto che per molto tempo doveva rimanere al telefono. E per lui era la cosa più bella e naturale del mondo.

Se, come abbiamo visto, molti allievi scrivono lettere a Tacchetti per esprimere la loro riconoscenza, altri dedicano un libro al loro insegnante. Tra questi, il M° Alessandro Padoan (autore di un intervento riportato in questo sito) gli dedica il libro “Il Teatro della Pusterla”, Vicenza, Edizioni Nuovo Progetto, 1993, pp. 649, che raccoglie “Pagine di vita musicale vicentina negli spettacoli dati nel teatro del Patronato Leone XIII dei Giuseppini (1891 – 1953)“.

Copertina del libro “Il teatro della Pusterla”
Pagina con la dedica a Natalino Tacchetti
Frontespizio del libro con la dedica manoscritta di Alessandro Padoan:”Al Carissimo Maestro Natalino Tacchetti”.

 

Il M° Mario Marchesi, direttore del coro Voci del Pasubio di Isola Vicentina, dedica invece un libro di composizioni corali dal titolo “Composizioni e Armonizzazioni per cori maschili, femminili e misti”, intitolandolo”Al M° Natalino Tacchetti, al quale devo tutto ciò di cui musicalmente sono.”

Copertina e frontespizio del libro “Composizioni e Armonizzazioni per cori maschili, femminili e misti”
Dedica del maestro Mario Marchesi a Tacchetti

Nel donargli il libro, aggiunge la seguente dedica manoscritta:

Egregio  Maestro Tacchetti, la dedica di questa mia raccolta è un doveroso omaggio ad un illustrissimo personaggio della cultura musicale vicentina, che in tempi ormai lontani seppe pazientemente condurmi alle segrete meraviglie della musica pianistica. Con perenne riconoscenza e immutata stima, Mario Marchesi. Altavilla, Maggio 2003

 

Altri ex allievi, divenuti poi nomi importanti nel panorama musicale vicentino e  anche nazionale, esprimono in modo ancora diverso la loro riconoscenza. In un libro di composizioni corali intitolato “Voci della Montagna – Nuove cante alpine e popolari”, Vicenza, Tipografia Moderna Editrice, 1967, scritte per i Crodaioli, dono del M° Bepi De Marzi, si legge la dedica:”Al mio carissimo grande Maestro Natalino Tacchetti, con la riconoscenza più grande. Dev.mo Bepi De Marzi, Arzignano, 2 dicembre ’67

Copertina del libro “Voci della montagna – Nuove cante alpine e popolari”
Frontespizio del libro con la dedica di Bepi De Marzi a Tacchetti

 

Molti anni più tardi, e precisamente nel 2010, lo stesso De Marzi apporrà la propria dedica su di una stampa realizzata in occasione dei 50 anni di attività dei Crodaioli e di “Signore delle cime“,  e donata per festeggiare i 66 anni di matrimonio di Natalino e Gina! La dedica riporta:”Al carissimo maestro Tacchetti, musicista generoso e sensibile, colto e ottimista, mio Insegnante di Pianoforte e di Composizione, ma anche maestro di vita e di coraggiose scelte. Con affetto e riconoscenza, Bepi De Marzi, 28 sett. 2010“.

La stampa realizzata per i celebrare i cinquant’anni di Signore delle cime e della fondazione dei Crodaioli
Dettaglio della dedica del maestro De Marzi a Tacchetti datata 28 settembre 2010, 66° anniversario di matrimonio di Natalino e Gina!

 

Il M° Giuliano Fracasso gli fa dono, tra le altre cose, di una foto in cui è immortalato durante la direzione di un coro presso la basilica di S. Felice e Fortunato a Vicenza. E’ lo stesso maestro Fracasso, nel 2012, a ricordare l’occasione in cui venne scattata:”Questa foto, in cui ero mooolto giovane, è relativa al secondo concerto che tenni per l’A.GI.MUS nel 1973 presso la chiesa dei Santi Felice e Fortunato a Vicenza. In quell’occasione ero con Bepi De Marzi (alla sinistra di Fracasso nella foto, n.d.r.). Il primo concerto invece, nonché mia prima uscita ufficiale, fu sempre per l’AGIUMS l’anno precedente, nel 1972″. Sul retro della foto è riportata la dedica:”Con immensa gratitudine e con sentito affetto, Giuliano Fracasso, 27 giugno 1973

 

Anche il M° Mario Lanaro scrive una dedica al suo maestro Tacchetti su un libro di proprie composizioni corali dal titolo “Composizioni Corali Vol. III, sacre, profane, popolari”. La dedica riporta:”Al M° Natalino Tacchetti, che insegna ad insegnare. Mario Lanaro, 20/7/’93

 

Infine, anche un atipico ed originale artista vicentino che nulla ha a che fare con la musica, Gabriele Scotolati, dona a Tacchetti il suo libro “Le memorie di Scotolati”, contenente un articolo dedicato allo stesso Tacchetti. Nella dedica si legge:”Per l’87° compleanno di Natalino Tacchetti dal suo coetaneo Gabriele Scotolati, 14/XII/2008“.

Il libro “Le memorie di Scotolati” con la dedica a Tacchetti
L’articolo di Scotolati dedicato a Natalino Tacchetti, contenuto nel libro “Le memorie di Scotolati”

 

Il 28 gennaio 2002 il sindaco Enrico Hullweck e il Comune di Vicenza organizzano un evento presso presso la Sala degli Stucchi di Palazzo Trissino, sede del Comune, per festeggiare l’80° compleanno di Tacchetti.

Il giorno dell’ottantesimo compleanno di Tacchetti, il 24 dicembre 2001, tre ex allievi – Anna Madurelli, Linda Magaraggia e Giuliano Fracasso – augurano Buon Compleanno al loro insegnante attraverso le pagine del Giornale di Vicenza:

Ritaglio della pagina del Giornale di Vicenza in cui gli ex allievi Madurelli, Magaraggia e Fracasso augurano Buon Compleanno a Tacchetti in occasione del suo 80° compleanno

 

In occasione di un incontro con l’Associazione Docenti Musicisti tenutosi a Vicenza nel 2008, la Presidente prof.ssa Fantato Piva allega un foglio (purtroppo oggi un po’ sgualcito) al libro che viene donato al M° Tacchetti:A.D.M. Associazione Docenti Musicisti di Vicenza

Vicenza, 25 Ottobre 2008

All’Ill.mo M° Natalino Tacchetti

per aver saputo, come nessuno a Vicenza, diffondere l’Arte Musicale.

Con profonda stima

La Presidente A.D.M. e Concorsi Internazionali

Prof. Fantato Piva

 

Il 15 maggio 2011, in occasione della dodicesima edizione del Concorso Internazionale “Arte Musicale e Talento”, Città di Montecchio Maggiore (VI), Tacchetti riceve quello che sarà l’ultimo omaggio alla sua lunga carriera. Si tratta del “Catalogo dei libretti per musica della Biblioteca del Conservatorio Pollini” di Padova, con la dedica:”Al Maestro Natalino Tacchetti, insigne Didatta e Compositore vicentino. Città di Montecchio Maggiore.

In quell’occasione, il giovane pianista Riccardo Bozolo si aggiudicherà il primo premio nella sua categoria, eseguendo il pezzo “Divertimento dodecafonico” composto proprio da Tacchetti.

Dopo questo incontro, Tacchetti riuscirà a tenere una conferenza dal titolo “Pianto e preghiera degli schiavi ebrei“, per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia, il 17 maggio 2011 presso il Conservatorio A. Pedrollo di Vicenza, e un saggio con i suoi piccoli allievi l’11 giugno. Alla fine del mese di giugno del 2011 entrerà in ospedale e non farà più ritorno a casa. Ci lascerà il 29 settembre dello stesso anno.

Nel 1983 è stato insignito della medaglia di bronzo conferita dal Presidente della Repubblica Italiana ai benemeriti della Scuola, della Cultura e dell’Arte.

Composizioni – 6. Concerto al Patronato Leone XIII

Nel maggio del 1986 Tacchetti presenta un nuovo concerto di sue composizioni a Vicenza presso la sala del Patronato Leone XIII.

Cesare Galla è un rinomato giornalista e critico musicale vicentino che ancora oggi presenta  i più importanti concerti che si tengono presso il Teatro Comunale cittadino. Già redattore e caposervizio presso Il Giornale di Vicenza, sulle pagine della medesima testata così recensisce e racconta lo svolgersi della serata:

Al Patronato un concerto tutto con sue composizioni

Una serata dedicata a Tacchetti, il grande ottimista della musica

La serata-Tacchetti che si è svolta al Patronato nell’ambito dei saggi finali della scuola di musica è stata prima di tutto un’occasione di festa. Non poteva essere altrimenti, visto che il protagonista era lui, Natalino Tacchetti, un uomo che vive nella musica da sempre (e purtroppo gli anni passano, e fra non molto ci saranno da festeggiare le sue nozze d’oro col mondo dei suoni..), e da sempre con lo stesso atteggiamento di limpido ottimismo, di interesse divorante per ogni aspetto della materia prediletta.

Senza dubbio è un personaggio della musica a Vicenza, Tacchetti. Un personaggio particolare, forse anomalo adesso che le nuove leve stanno crescendo e cercano di bruciare le tappe. Lui non ha mai avuto ambizioni brucianti, ma non ha nemmeno mai rinunciato ad occuparsi di tutto quello che nell’ambito della musica attirava il suo interesse, anche se con questo suscitava la diffidenza di qualche addetto ai lavori (magari sospettoso che potesse togliergli il lavoro…).

Natalino Tacchetti è nato alla musica come suonatore di trombone, e non nasconde queste su “umili”origini (ma perché il trombone dovrebbe avere meno dignità del pianoforte o del violino?). Anzi, l’interesse per le formazioni bandistiche l’ha coltivato sempre, dopo, e non mancano complessi, nella provincia di Vicenza, che devono le loro origini proprio al suo lavoro.

Subito dopo la guerra, contemporaneamente agli studi di composizione e pianoforte, girava per la provincia, faceva il “maestro itinerante” formando complessi di vario tipo. Molti ricordano ancora la sua figura asciutta e il gesto impetuoso nel dirigere [..].

Dopo quell’esperienza è arrivato l’insegnamento, in cui Tacchetti si è buttato a capofitto, iniziando contemporaneamente a studiare altre materie, come il latino e la filosofia, per accrescere la sua cultura personale. Ha insegnato alle medie, ha insegnato ai corsi di formazione per i professori delle medie, ha fondato a Vicenza l’Agimus, un’istituzione il cui valore formativo non sarà mai apprezzato abbastanza, ha insegnato canto, ha dato lezioni di composizione e di pianoforte, magari agli allievi del Canneti che solo con gli insegnanti “ufficiali” non ce la facevano ad andarne fuori.

Tutto questo , sempre con il suo incrollabile ottimismo, con la capacità di non aspirare a mete impossibili ma senza mai rinunciare a tuffarsi felice in qualsiasi branca della musica ne risvegliasse l’interesse. E anche la composizione, dunque. Coltivata a scopo didattico in qualche caso, altre volte semplicemente per il piacere di far musica con il saldo artigianato che gli deriva dalla guida di Arrigo Pedrollo , suo maestro a Milano.

Il concerto del Patronato ha proposto qualche scampolo dei suoi lavori, in un arco che va dal 1950 al 1985; c’era stata un’iniziativa analoga, in anni ormai lontani, al Canneti, ma non si era più ripetuta. E così quasi tutti i brani ascoltati l’altra sera (tranne un piccolo pezzo per flauto solo tratto dal balletto “Suite Fantastica”, andato in scena all’Olimpico nel 1967) avevano il sapore della novità. C’erano due Sonate per tromba e pianoforte (la seconda, del 1973, prevede anzi l’impiego di un trombino barocco) dalla semplice struttura bipartita e dal sapore vagamente arcaico; c’era una melodia per corno e pianoforte dalle frasi ampie e cantabili. C’erano una “Berceuse” per flauto e pianoforte, con lo strumento a fiato in tessitura acuta (ma senza durezze), e un Capriccio per flauto solo di impronta virtuosistica.

E poi i “Ritagli di tempo”, venti invenzioni a due voci per pianoforte trascritte per flauto, clarinetto e fagotto, altrettanti esempi (a scopo didattico, appunto) di forme e linguaggi, dodecafonia compresa. E ancora il Corale, Preludio e Fuga per quattro strumenti a fiato (dove il tema della fuga è insolitamente marcato ritmicamente), e soprattutto “La vita”, una lirica per soprano e pianoforte su testo di Annalisa Conte, una giovane uccisa dal male del secolo a 34 anni.

“Il testo deve avermi ispirato, perché contrariamente al solito ho buttato giù la musica di getto”, ha spiegato candidamente Tacchetti, confessando implicitamente il travaglio che deve essergli abituale nello scrivere. E’ una lirica in cui la linea vocale è sinuosa e qua e là spezzata, intensa, a volte capace di accensioni espressive subitanee e forti. L’ha ben interpretata Manuela Matteazzi, giovane soprano dal timbro sapidamente chiaroscurale. Con lei, impeccabili protagonisti della serata sono stati il flautista Giuseppe Dal Bianco, il trombettista Alessandro Pretto e l’ensamble di Vicenza, formato da Antonio Vivian flauto, Paolo Fontolan oboe, Francesco Guiotto clarinetto, Domenico Faccin fagotto e Andrea Piccolo corno.

Alla fine, applausi convinti per tutti, ma soprattutto, caldissimi, per Natalino Tacchetti, che ha fornito l’accompagnamento pianistico quando necessario. Un applauso che suonava con un abbraccio, tanto che Natalino Tacchetti si è commosso. Non poteva essere altrimenti.

Cesare Galla”

Il 30 maggio 1986 il maestro Giuliano Fracasso, noto musicista vicentino ex allievo di Tacchetti, spedisce una lettera al suo ex insegnante, prendendo come spunto proprio l’ultimo concerto di sue composizioni:

“Gent.mo Maestro Natalino Tacchetti,

voglio congratularmi con lei per la presentazione in concerto delle Sue composizioni e per il giusto risalto nell’articolo del Giornale di Vicenza, dato da Cesare Galla.

Lei è stato ed è tuttora un pilastro nella cultura musicale non solo vicentina, e sono orgoglioso di essere stato Suo allievo. Continui, e lei sarà sempre un faro luminoso per le nuove generazioni.

Un abbraccio,

Giuliano Fracasso”